Il Servizio Meteo Aeronautica è ricco di storia e tradizione: scopri come farne parte e inizia ora la tua preparazione
Il Servizio Meteo Aeronautica Militare è un ente fondamentale che quotidianamente svolge servizio pubblico sulle previsioni del meteo. Forse è poco noto, ma questo reparto dell’Aeronautica Militare affonda le sue radici nell’Ottocento, quando gli aeroplani erano ancora dei prototipi su carta. Scopri come il Servizio Meteo Aeronautica si è evoluto nel tempo e come farne parte.
Servizio Meteo Aeronautica: prima della Grande Guerra
La storia del Servizio Meteo Aeronautica Militare è ormai plurisecolare. Il 9 Aprile 1865 è istituito presso il Ministero della Marina un Ufficio Centrale di Meteorologia. L’anno seguente, invece, una ventina di stazioni costiere hanno iniziato a trasmettere osservazioni meteorologiche. Da lì, si cominciò a integrare le informazioni nostrane alle proiezioni dagli uffici francesi e britannici, trasmettendo il tutto a Genova, Livorno, Napoli, Palermo, Messina e Ancona. Sono nati in questo contesto i primi tentativi di previsioni del tempo.
Con il Regio Decreto n° 3534 del 26 novembre 1876 è stato istituito il Regio Ufficio Centrale di Meteorologia, presso il Collegio Romano a Roma. Da questa sede si provvedeva al servizio di osservazione, all’analisi sinottica dello stato del tempo, ai “presagi” (le odierne previsioni) e alla climatologia italiana. Tuttavia, è stata la diffusione dell’aeroplano, all’inizio del XX secolo, a dare una forte spinta al meteo dell’aviazione militare.
Da qui, infatti, è stata avvertita con sempre maggiore insistenza la necessità di avere una conoscenza approfondita della materia meteorologica. Allo scopo è stato costituito, con il Regio Decreto n. 455 del 27 febbraio 1913, il Regio Servizio Aerologico Italiano, emanazione del Comitato Talassografico Italiano, con il compito di rilevare dati atmosferici in quota a fini aeronautici e marittimi. È iniziata così la storia del Servizio Meteorologico Nazionale, i cui interessi specifici operativi coincidevano, a quel tempo, quasi esclusivamente con quelli degli Enti militari.
Dal primo Dopoguerra ai giorni nostri: il ruolo degli aeroplani
La Prima Guerra Mondiale ha rappresentato una svolta per quanto riguarda il Servizio Meteo Aeronautica Militare. L’impiego di tecnologie che permettessero reali vantaggi sul campo diveniva sempre più cruciale. In quest’ottica è stato importante il Regio Decreto n° 3165 del 30 dicembre 1923 “Riordinamento dei Servizi di Meteorologia e Geofisica”. Con questo provvedimento, infatti, il Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica ha preso il nome di Regio Ufficio di Meteorologia e di Geofisica. Contemporaneamente i ruoli organici dell’Ufficio centrale, degli osservatori geodinamici e di quelli di montagna hanno preso il nome di personale addetto ai servizi di meteorologia e geofisica. È proprio in virtù di questo decreto che sul simbolo del Servizio Meteorologico compare l’anno 1923.

Servizio Meteo Aeronautica: l’organizzazione dell’Ufficio Aviazione Generale e Meteorologia
L’Ufficio Aviazione Generale e Metereologia è un organo di staff del Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Si occupa della regolamentazione, certificazione e vigilanza della circolazione aerea militare. È delegato a rappresentare l’AM, ovvero la Difesa, presso i relativi organismi nazionali ed internazionali. Garantisce inoltre la sicurezza delle operazioni degli aeromobili militari e degli aeromobili di Stato. A sua volta, per la componente meteorologica, l’Ufficio Aviazione Generale e Meteorologia si avvale di:
- Sezione Meteorologia Generale: disciplina l’ufficio, strutturandone l’organizzazione meteo dell’AM sia in ambito nazionale che nei confronti della comunità nazionale. Questa Sezione determina inoltre il bilanciamento delle risorse fra i diversi settori del Servizio meteorologico.
- Sezione Cooperazione Interministeriale/Interagenzia: Promuove la diffusione della cultura meteorologica e climatologica in Italia attraverso collaborazioni con il Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Università e Ricerca. Predispone la stesura degli accordi, in ambito interno ed esterno, per le collaborazioni con i media, organizzando le relative attività.
- Sezione Cooperazione Internazionale con organismi civili: gestisce i contatti con l’Organizzazione Meteorologica Mondiale. Coordina l’attività del Rappresentante permanente con i vari soggetti meteorologici nazionali. Favorisce l’uso e lo sviluppo dei programmi volti al miglioramento dell’indagine atmosferica.
- Sezione Meteorologia Aeronautica: ha il compito di definire ed elaborare la policy e gli obiettivi della Forza Armata ai fini dell’erogazione del servizio di meteorologia aeronautica e di Space Weather a supporto della navigazione aerea militare e civile.
- Sezione Supporto Meteorologico e Climatologico allo Strumento Militare Nazionale: definisce la policy per il supporto meteorologico e climatologico all’Aeronautica Militare e alle altre Forze Armate e Corpi dello Stato. Partecipa inoltre alle assemblee internazionali (NATO/UE) in materia. Disciplina e coordina il coinvolgimento dello strumento militare nazionale sulle iniziative delle organizzazioni internazionali riguardo all’impatto dei cambiamenti climatici su difesa e sicurezza. Promuove il coinvolgimento degli interlocutori del Comitato di indirizzo per la meteorologia e climatologia, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Gli altri enti del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare
Per garantire un servizio accurato al pubblico e alle unità militari italiane e alleate, l’Aeronautica Militare si avvale anche di altri enti. Il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aerospaziale (CNMCA), ad esempio, assicura supporto meteorologico a molteplici realtà in ambito sia militare che civile. Il CNMCA presta supporto meteorologico agli assetti di Forza Armata, della Difesa, della NATO e dell’Unione Europea ovunque impiegati. A questo si aggiunge, inoltre, lo studio degli impatti derivanti da ciò che accade fuori dalla nostra atmosfera, cioè nello spazio. Ogni giorno il Centro emette quattro bollettini di Space Weather. Con le sue preziose informazioni, il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aerospaziale contribuisce alla formulazione delle strategie da attuare in caso di calamità naturali.
Il Centro Tecnico per la Meteorologia (CTM) con sede sul lago di Bracciano svolge da oltre un secolo attività di studio, sperimentazione e sviluppo di sistemi meteorologici. Il CTM si suddivide in due Servizi e un Nucleo:
- Servizio Efficienza Reti Osservative (SERO): controlla l’efficienza e la qualità della trasmissione di informazioni dell’AM. Cura in dettaglio il controllo dei valori di ozono e di radiazione solare acquisiti in loco. Gestisce il campo di misura per l’intensità delle precipitazioni “Benedetto Castelli”, riconosciuto quale Measurement Lead Centre dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM).
- Servizio Supporto Strumentazione (SSS): effettua test e campagne sui dispositivi e le tecniche utilizzate per le indagini, controllando e gestendo i dati. Stabilisce i requisiti della taratura delle strumentazioni per le numerose sperimentazioni, ne cura la documentazione completa e coordina le attività di manutenzione.
- Nucleo Osservazioni al Suolo (NOS): assicura il continuo rilevamento dei parametri atmosferici e ambientali, concorre all’attività di sperimentazione dei sensori ed effettua da remoto il monitoraggio dell’efficienza delle stazioni meteorologiche automatiche. Inoltre, si occupa di eseguire su base regolare il lancio del pallone sonda per misurare i diversi parametri in ogni strato dell’atmosfera.

Tra terra e aria: Monte Cimone e Comando Operazioni Aeree
A coadiuvare l’Ufficio Aviazione Generale e Meteorologia c’è inoltre il Centro Aeronautica Militare di Montagna (CAMM), ubicato sul Monte Cimone. Dal più alto rilievo dell’Appennino settentrionale e della regione Emilia-Romagna (2.165 metri sul livello del mare) è infatti possibile osservare il 40% circa del nostro territorio nazionale. Il CAMM svolge un’importante compito dal punto di vista dell’ambiante visto che, dal 1979 ha iniziato le rilevazioni dei livelli di CO2 (anidride carbonica) nell’aria. L’Italia è stata dunque la seconda al mondo per quanto riguarda il campionamento di questo gas serra: solo gli Stati Uniti ci superano, con la stazione di Mauna Loa (Hawaii).
Da un lato dunque il CAMM sorveglia la situazione in superficie, mentre dall’altro è l’Ufficio Meteorologico del Comando Operazione Aeree (COA) a fornire supporto necessario alle fasi di pianificazione, supervisione ed esecuzione delle operazioni aeree dell’Aeronautica Militare, della Difesa, della NATO e dell’EU sia sul territorio nazionale che all’estero. L’Ufficio Meteorologico del Comando Operazione Aeree si suddivide in:
- Sezione Supporto alle Operazioni Correnti: assicura l’elaborazione e la diffusione delle informazioni meteorologiche testuali e grafiche secondo la normativa ICAO per l’assistenza alla Navigazione Aerea.
- Sezione Supporto alla Pianificazione Operativa: fornisce il supporto necessario alla pianificazione delle operazioni aeree militari e quello necessario alle operazioni derivanti da eventi di dispersione dei contaminanti.
- Sezione Coordinamento Supporto: assicura l’operatività, l’efficienza e la sicurezza dell’intero ufficio e provvede all’aggiornamento tecnico-professionale del personale.
Come entrare nel Servizio Meteo Aeronautica
Per lavorare nel Servizio Meteo Aeronautica una delle soluzioni è quella di iscriversi ai concorsi pubblici dell’Aeronautica Militare. Sappiamo però anche quanto impegno richieda la preparazione a un concorso come questo. Per questo il fattore tempo è essenziale. Inizia subito a prepararti ai concorsi militari: cliccando qui troverai tutto quello che ti serve per costruire il tuo futuro all’interno dell’Aeronautica Militare.
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La nascita del Servizio Meteo Aeronautica Militare risale al Regio Decreto n° 3165 del 30 Dicembre 1923 “Riordinamento dei Servizi di Meteorologia e Geofisica”. Con questo provvedimento, infatti, il Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica ha preso il nome di Regio Ufficio di Meteorologia e di Geofisica. È proprio in virtù di questo decreto che sul simbolo del Servizio Meteorologico compare l’anno 1923.
Tuttavia, la fondazione del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia (Regio Decreto n° 3534 del 26 novembre 1876). L’Ufficio Centrale di Meteorologia provvedeva al servizio di osservazione, all’analisi sinottica dello stato del tempo, ai “presagi” (le odierne previsioni) e alla climatologia italiana. È stata però la diffusione dell’aeroplano, all’inizio del XX secolo, a dare forte impulso al meteo dell’aviazione militare.
Il Servizio Meteo Aeronautica si avvale di diversi enti per garantire la massima precisione delle previsioni del tempo. Gli uffici che contribuiscono al Servizio sono:
- Stato Maggiore Aeronautica Militare – Ufficio Aviazione Generale e Meteorologia
- Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aerospaziale
- Centro Tecnico per la Meteorologia
- Centro Aeronautica Militare di Montagna
- Comando della Squadra Aerea – Ufficio per la Meteorologia
- Ufficio Meteorologico del Comando Operazioni Aeree
Per lavorare nel Servizio Meteo Aeronautica una delle soluzioni è quella di iscriversi ai concorsi pubblici dell’Aeronautica Militare. Sappiamo però anche quanto impegno richieda la preparazione a un concorso come questo. Per questo fattori come tempo e costanza sono essenziali. In Nissolino Academy abbiamo studiato un metodo, progettato su misura per aiutarti a superare con successo i concorsi. Inizia subito a prepararti ai concorsi militari: cliccando qui troverai tutto quello che ti serve per costruire il tuo futuro all’interno dell’Aeronautica Militare.


