Abbiamo realizzato una breve intervista a Stefano Di Fulio che ci spiega più da vicino, in qualità di direttore dell’Academy ma anche membro della commissione esaminatrice, come funziona il Nissolino Academy Bootcamp e cosa intende lasciare ai giovani partecipanti.
Com’è nata l’idea del Nissolino Academy Bootcamp?
Si tratta di un piccolo percorso creato per soddisfare l’esigenza dei giovani di conoscere cosa accade all’interno del mondo in divisa. Pertanto, abbiamo ideato un programma adatto a ragazzi e ragazze dai 17 ai 22 anni che si avvicinano a questo settore per fare un’esperienza completa e approcciarsi alla vita militare.
Cosa vanno ad affrontare i ragazzi che frequentano il Bootcamp?
Non è un percorso troppo articolato, sia per la breve durata del Bootcamp (12 giorni) che per la giovane età dei partecipanti. Sin da subito i ragazzi entrano a contatto con la disciplina e l’educazione tipica dell’ambiente militare, imparando a gestire in autonomia i tempi e le attività previste nella giornata. Chiaramente non possono mancare l’aspetto sportivo e una serie di addestramenti tecnici, fondamentali per entrare nel mondo in divisa.
Al termine del Bootcamp viene messa in palio una borsa di studio Nissolino Academy. Come vengono valutati i partecipanti? In cosa consistono le agevolazioni?
Durante l’intero percorso di formazione i ragazzi sono costantemente valutati da istruttori e tutor. Questi prestano particolare attenzione al livello di interesse dei ragazzi, all’impegno mostrato per superare le prove e allo spirito di collaborazione che emerge nello svolgimento delle attività in team. Al termine del Bootcamp, viene stilata una graduatoria che premia i primi 5 classificati con agevolazioni economiche e il migliore con una borsa di studio totale Nissolino Academy. Inoltre, tutti i partecipanti indipendentemente dal loro posizionamento riceveranno un incentivo economico di 1.000€ per l’iscrizione a un percorso standard della Nissolino Corsi.
Quali sono le peculiarità che deve avere il vincitore?
Sicuramente deve essere appassionato del mondo militare, avere voglia di apprendere e cambiare il proprio stile di vita mostrando disciplina, maturità e resistenza psicofisica. Infatti, tutti possono costruire il fisico con allenamento e costanza, ma avere la mente pronta per lavorare in un settore abbastanza complesso vuol dire saper prendere decisioni in poco tempo, dimostrando attitudini e caratteristiche particolari. E noi, in 12 giorni, cerchiamo di scoprire e tirar fuori dai ragazzi proprio queste qualità.
Qual è l’imprinting che questa esperienza lascerà a chi ha partecipato?
Ciò che i ragazzi si porteranno dietro è il conoscere persone nuove, saper vivere e “soffrire” insieme e sapersi autodisciplinare. Il fatto che chi si prepara, rispetta le regole e fatica può ottenere risultati. Inoltre, dopo appena tre giorni di Bootcamp notiamo un sacco di domande e curiosità su questo mondo che da fuori sembra così distante, ma in realtà è molto più vicino alla vita di tutti i giorni.
Considerando anche i suoi 40 anni di carriera nell’Esercito, quale augurio vuole fare ai ragazzi che stanno partecipando al Bootcamp?
L’augurio che mi sento di fare è quello di trovare la loro strada, perché all’interno di tutte le Forze Armate c’è veramente la possibilità di trovare se stessi, il proprio spazio e la propria soddisfazione. Chi dovesse riuscire a superare il concorso e vestire la divisa, potrà fare delle esperienze impagabili sia dal punto di vista umano che professionale.